La dialisi prevede nuove limitazioni nella dieta: impariamo quali
Spesso viene detto che con l'inizio della dialisi finisce la dieta! Sicuramente qualcuno di voi si sarà sentito dire questa cosa:
quando farà dialisi non dovrà più usare i prodotti ipoproteici e sarà libero di scegliere cosa mangiare!
In realtà il trattamento sostitutivo coincide con l'inizio di una altra serie di limitazioni che sono anche difficili da mettere in pratica.
A cominciare dall'apporto di acqua e liquidi. Normalmente, in un tempo variabile a seconda della patologia di base e di altri fattori, le persone in dialisi smettono di urinare. La dialisi diventa l'unica maniera per sottrarre i liquidi introdotti e bere a volontà non è possibile! Infatti l'aumento del peso tra due sessioni di dialisi deve essere contenuto perchè non è possibile sottrarre tanti liquidi senza rischiare aritmie e ipotensioni.
L'arsura è una sensazione comune: molti descrivono la sete come: qualcosa che brucia dentro e non si spegne, qualsiasi cosa bevi!
Altri problemi si pongono nella scelta degli alimenti. Alcune persone, dopo anni di dieta ipoproteica non riescono ad aumentare le proteine introdotte, ossia a mangiare porzione di carne più grandi. I cibi più graditi, almeno tra la popolazione umbra, sono i salumi e i formaggi che non possono esser consumati perchè ricchi sia di sodio (fa aumentare la sete) che di fosforo (il killer silenzioso!)
Come dietista che si occupa di dieta nella malattia renale, mi guidano alcune convinzioni: la dieta non deve essere diversa nella scelta degli alimenti.
Deve invece tenere in considerazione le limitazioni imposte dalla malattia.
La strada giusta, secondo me, è quella della moderazione nelle porzioni, della compensazione degli alimenti nell'arco della giornata, della varietà delle scelte nella settimana.
E, molto importante, è essere protagonisti ed artefici della propria alimentazione preparando il più possibile i piatti in casa, con alimenti freschi e di stagione. E questa è una altra storia che spesso tirerò fuori!