Molti alimenti possono contenere fosforo sotto forma di additivo: evitiamoli
Sempre più spesso consumiamo alimenti e bevande a distanza di tempo e spazio dalla loro produzione.
L'alimento deve comunque mantenere le caratteristiche di sapore e di consistenza ed essere sicuro dal punto di vista igienico e sanitario. Per tale motivo trovano impiegano gli addittivi alimentari, sostanze aggiunte intensionalmente agli alimenti per fini tecnologici.
Esiste uno specifico decreto del Ministero della Salute che discipina questa materia: si tratta del Decreto n° 209 del 1996, più volte modificato.
Esso recita: per addittivo alimentare si intende qualsiasi sostanza, normalmente non consumata come alimento in quanto tale e non utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, aggiunta intensionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nella fase di produzione, di trasformazione, di preparazione, di trattamento, di imballaggio, di trasporto o di immagazzinamento degli alimenti, che si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa e i suoi derivati, un componenete di tali alimenti direttamente o indirettamente.
I consumatori possono ritrovare gli addittivi in etichetta, tra l'elenco degli ingredienti, sia con il nome per esteso che con la sigla formata dalla lettera E seguita da un numero.
Nella tabella allegata sono elencati gli additivi che contengono fosforo e, attraverso alcuni esempi, viene spiegato come si possono rintracciare.